(di Corrado Chiominto)
ENRICO GIOVANNINI E ROBERTO MONDUCCI,
'LE STATISTICHE ECONOMICHE. FONTI, METODI E DATI PER COMPRENDERE
IL SISTEMA ECONOMICO' (IL MULINO, 243 PP, EURO 22) - La gestione
dei dati, ma ancora di più la capacità di comprenderli, sono la
vera ricchezza del presente e saranno sempre di più l'oro del
futuro. Da una parte la corsa all'intelligenza artificiale che
proprio le banche dati utilizza, dall'altra i rischi di fake
news che tanto orientano l'opinione pubblica: l'attualità mette
in risalto che questi sono due aspetti della realtà che
richiedono e richiederanno a tutti capacità di governare dati e
statistiche. Ecco allora che un argine ai rischi di
interpretazioni errate e fuorvianti arriva dal volume 'Le
Statistiche Economiche. Fonti, metodi e dati per comprendere il
sistema economico' scritto da Enrico Giovannini e da Roberto
Monducci.
Giovannini ha un profilo da economista, attento ai dati e
alle evoluzioni di ambiente e società: è stato presidente
dell'Istat e anche direttore delle statistiche dell'Ocse, oltre
ad aver ricoperto per due volte il ruolo di ministro con il
governo Letta prima e con Draghi poi. Roberto Monducci è uno
statistico di rilievo, ha guidato il dipartimento per la
produzione statistica dell'Istat oltre ad insegnare economia
nella scuola superiore S.Anna di Pisa.
Il libro risponde a molte domande: come si comprende la
dinamica del sistema economico italiano; quali sono le
caratteristiche strutturali del sistema economico italiano e le
sue relazioni con il resto del mondo; come si fa a leggere i
fenomeni economici integrati con quelli ambientali, con quelli
sociali. Già perché oramai non si può leggere solo le dinamiche
economiche senza guardare alle implicazioni sociali o ambientali
che queste comportano.
"Il volume - afferma Giovannini nella presentazione fatta per il
Mulino - rappresenta un importante strumento non solo per chi
vuole diventare esperto di queste materie, ma anche per chi
vuole comprendere la realtà e come le statistiche possono
rappresentare un ingrediente fondamentale della democrazia e
anche come base indispensabile per le scelte che anche noi come
individui facciamo ogni giorno".
Si parte con un'analisi storica della domanda di statistiche
economiche, dal secondo dopoguerra alle crisi petrolifere, per
poi passare alla globalizzazione e alla 'data revolution'. E'
questo un capitolo importante per comprendere e per riuscire a
vedere anche le connessioni tra le statistiche che si producono
l'evoluzione della teoria economica, le scelte politiche, la
crescita della complessità del mondo. Un secondo capitolo
analizza poi i concetti principali usati in statistica, ad
esempio per individuare operatori economici (una famiglia,
un'impresa, un'organizzazione pubblica) o aggregati economici,
come consumi, investimenti, redditi.
Un focus viene fatto dal libro sulle caratteristiche dei
principali produttori di dati e statistiche, nazionali e
internazionali. Un quarto capitolo passa poi in rassegna le
tipologie di statistica (quali sono quelle strutturali, quali
quelle congiunturali) ma soprattutto consente di tracciare una
connessione tra diverse tipologie, ad esempio tra lavoro,
povertà e famiglie. Uno spazio è poi riservato ai nuovi approcci
interdisciplinari, per spiegare come gli statistici ufficiali
hanno cercato di misurare il benessere delle diverse società, la
sostenibilità dello sviluppo: tutte novità rilevanti nel
dibattito pubblico.
L'antidoto alle fake news è contenuto nel capitolo finale del
libro. Vengono infatti elaborati i concetti di qualità della
statistica, fornendo una guida alle modalità di valutazione che
tutti dovrebbero avere. Diventa questo uno strumento utile per
acuire quella capacità di distinguere una dato 'scientifico' da
uno farlocco o emotivo. Del resto la capacità di sapere leggere
i dati è essenziale per orientarsi in un mondo sempre più ricco
di informazioni ma anche di insidie.
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