(ANSA) - MILANO, 28 APR - PAOLO FALLAI, UN INVERNO LUNGO UN
ANNO (SOLFERINO, PP.140, EURO 14.50). Ci sono tutto il dramma
della guerra civile in Italia, la quotidiana sopravvivenza, la
forza della famiglia e degli ideali, ma anche l'ipocrisia di una
guerra vinta con gli Alleati e al contempo persa con i
nazifascisti. Ma soprattutto ci sono gli occhi di un ragazzino,
della sua visione attraverso la penna del figlio, di cui quel
ragazzino divenne poi padre, oggi giornalista e scrittore.
Il libro, 'Un inverno lungo un anno', scritto da Paolo
Fallai, giornalista prima dell'ANSA e oggi del Corriere della
Sera, autore televisivo e teatrale, è stato presentato alla
Feltrinelli di Milano dall'editrice Solferino, in dialogo con
Gad Lerner.
Giulio, il protagonista, vive a Firenze e dopo l'Otto
settembre 1943 vive tutto il dramma dei bombardamenti (rimane
senza casa e senza le sue cose), dei rastrellamenti e
dell'impegno sempre più rischioso del padre e dei parenti e
degli amici nella Resistenza. Finendo egli stesso per dare il
suo piccolo contributo come staffetta, in bici, nella speranza
di trovare anche il padre, partito per combattere in collina, di
cui non ha più notizie. E come tantissimi ragazzini della sua
generazione deve crescere molto in fretta.
"Tutte le avventure e i drammi che racconto sono accaduti
davvero - spiega Fallai -. A Giulio, che era mio padre, o ad
altri 'ragazzi della Resistenza' vicino a lui. Tutto quello che
si legge è accaduto". Un bel monito, di esercizio della Memoria,
per le nuove generazioni, ma anche per capire l'oggi qui e in
ogni luogo tormentato dalla guerra. (ANSA).