(ANSA) - MILANO, 27 GEN - Su il sipario per Identità Golose
al MiCo di via Gattamelata. La kermesse gastronomica che compie
diciotto anni e che il suo fondatore, Paolo Marchi, annuncia
densa di novità. Ben sintetizzate dal tema, "Signore e Signori,
la rivoluzione è servita".
Rivoluzione sostenibile, innanzitutto, ma non solo. Perchè in
Italia come in Europa e nel mondo, la ristorazione vive quel
passaggio generazionale ed etico i cui binari, a volte,
convergono. Ed è il tempo dei ventenni, come Davide Marzullo
che, dopo scuole importanti (tra cui Cannavacciuolo a Villa
Crespi), ha preso la stella Michelin in un solo anno di attività
a Trattoria Contemporanea a Lomazzo (Como) consacrandosi, a soli
ventisei anni, come uno degli enfant prodige da tenere d'occhio
con una cucina bellissima ma senza fronzoli, gustosa, di chiaro
modello italiano ma con il piglio avanguardista e gioiosamente
impertinente che è impossibile non amare. E con lui Guido
Paternollo (Park Hyatt), Andrea Aprea, Viviana Varese e tanti
protagonisti del fine dining in chiave milanese.
Ma Identità Golose è anche il parterre dei sacri numi della
cucina, da Bottura a Bartolini, da Cracco a Locatelli da Cedroni
a Perbellini, a Cristiano Tomei, agli internazionali come Albert
Adrià o Andoni Luis Aduriz, Leonor Espinosa, Angel Leon, Paco
Morales, Fatmata Binta.
Ci saranno anche i volti noti della tv gastronomica e non:
dal produttore di vini Bruno Vespa all'imprenditore del
cioccolato Fabio Fazio. Passando, ovviamente, per Dario
Cecchini. E un grande Alex Atala, il visionario della cucina
sudamericana: per lui è quasi un ritorno a casa, dato che a
Milano trascorse due anni della sua vita. Domenica giornata di
incontri intensi e dedicati a "Golosi di Identità": ci saranno,
tra gli altri, Fondazione Cotarella e realtà di rilievo come
Campagna Amica, con Carmelo Troccoli a sondare il tema legato a
"Le identità dei territori: il sogno nasce dalla terra". Info su
identitagolose.it (ANSA).