(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Contro il caro bollette, il mondo
agricolo si organizza e scommette sempre più sulle rinnovabili.
Il progetto è del Gruppo Ferraroni di Cremona, realtà storica
italiana operante nel settore agro-alimentare e zootecnico, che
con un cospicuo investimento è in procinto di iniziare a
costruire un parco fotovoltaico da oltre 7 mega per soddisfare
il fabbisogno energetico degli impianti della propria capogruppo
Ferraroni S.p.A, azienda leader nel settore mangimistico, che
produce tre milioni di quintali l'anno nei due stabilimenti. "La
Regione Lombardia - spiega all'ANSA il Ceo del Gruppo e
vicepresidente dell'Associazione industriali Cremona, Maurizio
Ferraroni, alla vigilia della Giornata internazionale del
risparmio energetico - ha concesso di poter mettere pannelli a
terra nel raggio di 500 metri dal sito produttivo. Ci
collegheremo direttamente e non avremo oneri di trasferimento,
con notevole risparmio". "Con l'aumento dell'energia di agosto
saremmo andati quasi a quintuplicare i costi energetici, cifra
insostenibile anche per un'azienda come la nostra. Poi con il
calo di fine anno e dei primi mesi del 2023, la previsione di
costo delle bollette si attesta a circa il doppio ma, con
l'investimento nel fotovoltaico ci aspettiamo una forte
riduzione delle bollette già nel giro di 4 anni", aggiunge
Maurizio Ferraroni che è a capo del Gruppo con il fratello
Ettore e i cugini Ettore Carlo ed Enrico.
Ma non è l'unico investimento. Il Gruppo Ferraroni di
Cremona, con alle spalle oltre 100 anni di storia e più di 200
collaboratori in Italia, dopo aver già provveduto a dotare le
sue numerose stalle di apparecchi fotovoltaici e aver fatto un
grande investimento in tecnologia nel duemila, ha deciso di
intraprendere un altro investimento multimilionario nel
rifacimento dei nuovi silos. "L'obiettivo è quello di utilizzare
un maggior numero di materie prime e produrre mangimi più
performanti, con una prospettiva di oltre cinque milioni di
quintali l'anno e a costi minori. Questi investimenti hanno
portato la Ferraroni S.p.A ad essere una delle aziende leader in
Italia nella digitalizzazione del settore", afferma il Ceo.
"Basta un unico operatore che, attraverso una app creata ad hoc
per i clienti, riceve l'ordinativo. È poi un algoritmo a
suggerire all'allevatore che è giunto il momento di ordinare il
mangime calcolando le consegne fatte e il numero di animali. A
noi arriva l'ordine attraverso questa App e poi la logistica -
spiega - fa partire il processo produttivo". Alla base della
filosofia della Ferraroni S.p.A c'è il benessere animale. Ed è
questo il motivo di un forte impulso alla ricerca che ha portato
alla creazione di FEEDLAB un innovativo laboratorio di analisi
per la formulazione dei mangimi.
Ed infine a proposito di sostenibilità e inclusione, c'è
anche l'impegno del Gruppo Ferraroni nel sociale attraverso
l'iniziativa benefica Nice to meat you ripartita a ottobre
scorso dopo uno stop di mesi. "Una Onlus regolarmente registrata
- dice Maurizio Ferraroni - dove gli allevatori donano un
animale destinato alla macellazione a fine carriera mentre noi
ci sobbarchiamo i costi della macellazione e della consegna.
Serviamo 7 centri benefici tra Milano, Piacenza, Cremona, Lodi,
con l'obiettivo di far avere 200 gr. di carne bovina a persona
alla settimana. Non obbligandoli ovviamente". (ANSA).